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Nome | Faido | Cantone | Ticino | Distretto | Leventina | Frazioni | Anzonico, Calonico, Calpiogna, Campello, Cavagnago, Chiggiogna e Lavorgo, Chironico, Mairengo, Osco, Rossura e Sobrio | Altitudine | 715 m.s.l.m | Superficie | 132.59 Km² | Abitanti | 2'905 (al 31.12.2020) |
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Descrizione araldica dello stemma di Faido“di rosso, alla croce di 8 punte d’argento (bianco) scorciate, sostenente nel canton franco la mano benedicente di St. Ambrogio d’argento (bianco), anellata d’oro, vestita di porpora” |
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Faido è posto al centro della valle Leventina di cui è anche capoluogo. Si trova sull’asse ferroviario e stradale più importante d’Europa. Il borgo è adagiato in una conca verde chiusa a nord dalle gole del Piottino ed a sud da quelle della Biaschina. Fanno corona a Faido un cerchio di montagne suggestive: il Pizzo Pettine, il Pizzo Molare, il Pizzo Forno ed è punto di partenza di interessanti escursioni a piedi. Faido é pure un polo regionale dotato di importanti servizi amministrativi (Pretura, ufficio esecuzioni e fallimenti, ufficio registri, Ispettorato forestale e stradale e polizia intercantonale), commerciali e sportivi. |
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Il nuovo Comune di Faido, tra passato e futuro Il processo di aggregazione della Media Leventina ha il merito di sollevare la questione dell’identità profonda delle nostre comunità, che risale molto indietro nel tempo, prima dell’invenzione dei comuni avvenuta circa duecento anni fa. All’epoca la Valle era suddivisa da un punto di vista politico in otto grandi comuni rurali, che prendevano il nome di vicinanze ed avevano la funzione di assicurare la partecipazione agli organi del paese di Leventina (il parlamento, i tribunali) e la messa in pratica delle decisioni del Landfogto (il governatore urano). Nell’ epoca che precedette l’invasione francese del 1798, i villaggi di Chiggiogna, Rossura e Calonico facevano parte con Fusnengo, Molare e Prugiasco in Valle di Blenio della vicinanza di Chiggiogna. L’aggregazione ha quindi ricreato in questo caso un legame politico che era esistito almeno dal XII secolo. Solo attraverso il recupero di questi rapporti la Leventina potrà tornare ad avere una reale unità d’intenti nei confronti delle istanze cantonali e federali. Dr. Fabrizio Viscontini |
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