Il villaggio viene citato per la prima volta nel 1171 come Hosco.
Attività economiche tradizionali degli abitanti erano l’allevamento e l’agricoltura di montagna, un’economia povera che conosceva da sempre l’emigrazione stagionale come attività sussidiaria e che divenne definitiva dalla metà dell’Ottocento.Nei primi decenni del sec XX fino al 1930 si ha una decisa colonizzazione delle terrazze a est del nucleo principale ad opera di residenze signorili, in parte con caratteristiche del Liberty, realizzate soprattutto da agiati lombardi e d’oltralpe. Ottime qualità storico architettoniche per la ricca rappresentanza di tipi di diverse epoche edificatorie: edifici utilitari, abitazioni tradizionali, volumi ottocenteschi in muratura e con copertura a quattro falde sino a palazzine liberty sorte in posizione dominante. Da salvaguardare il nucleo rurale compatto in lieve pendio esposto a sud, il perimetro sviluppato ad inizio sec XX di dimore su diverse terrazze del pendio rette da muri, alcune di grande prestigio e il gruppo edilizio rurale di Modrengo. Elementi eminenti sono la Chiesa Parrocchiale di S. Maurizio citata nel 1171, la casa patriziale e degagnale del sec XIX ed infine “La Granda”; casa doppia a castello con alzato in legno di quattro piani. (© UFC, Berna )
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